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MARIANOVA 2017 (MICHELE SATTA) – I GRANDI VINI DELL’ITALIAN WINE CRYPTO BANK

Oct 8, 2021

L’Italian Wine Crypto Bank (IWCB), la prima e unica banca del vino basata su blockchain, criptovalute e asset digitali, ha annunciato l’inserimento nel suo portfolio di Marianova 2017, l’incredibile vino di Michele Satta che ha ottenuto i migliori riconoscimenti internazionali e catturato i wine lovers di tutto il mondo.

È l’ultima prestigiosa cantina italiana che ad aver aderito all’ IWCB nelle ultime settimane. Tra di esse: Azienda Agricola Salustri, Arnaldo Caprai, Banfi, Baracchi, Boroli, Cantina San Filippo, Casa E. di Mirafiore, Castello di Perno, Castello di Querceto, Elena Fucci, Fontanafredda, Giuseppe Cortese, Il Carnasciale, Incontri Organic Wine, Macchie Santa Maria, Macondo, Marchesi Mazzei – Castello di Fonterutoli, Negro Giuseppe, Planeta, Poderi Gianni Gagliardo, Ricasoli 1141, Sordo, Tasca d’Almerita, Tenuta Cucco, Tenuta Impostino, Tenuta Sette Ponti, Tua Rita and Vini Franchetti (Tenuta di Trinoro, Passopisciaro and Sancaba).

 

“Marianova” 2017 Bolgheri Superiore DOC – Michele Satta

“Marianova” nasce a Bolgheri, frazione di Castagneto Carducci, nella provincia di Livorno, in Toscana. La particolarità della Doc Bolgheri, istituita nel 1984, consiste nel fatto che comprende un’area di suoli affacciata sul Mar Tirreno, verso ovest e che rimane circondata dalle colline sui restanti punti cardinali, così come un teatro guarda il palcoscenico.
Marianova è la prima esperienza della seconda generazione Satta, una combinazione in parti uguali delle migliori uve di Syrah e Sangiovese.
Sono state usate le uve che maggiormente hanno segnato l’esperienza bolgherese del suo fondatore Michele Satta, portando alla luce un prodotto assolutamente inedito per questa zona: Marianova è il primo Bolgheri Superiore che non include alcuna uva bordolese nella miscela.
Tramite Syrah e Sangiovese si vuole esprimere tutta la lucentezza e armonia di questo luogo mediterraneo, che sa dare vini di profondità e complessità molto rare evitando di appoggiarsi su concentrazione e stratificazione.
All’assaggio regala un sorso complesso e profondo, segnato in un primo tempo da una fermentazione malolattica in barriques e, in un secondo tempo, dalla permanenza per 18 mesi in anfora. Al palato si presenta di corpo pieno, rotondo, con tannini ben integrati e una lunga persistenza.Dal colore rubino intenso al naso si rivela subito ampio e ricco; si esprime con sentori dominanti di piccoli frutti rossi, note vegetali e cenni di spezie e tabacco.