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LE CRIPTOVALUTE SONO QUI PER RESTARE E IL PROGETTO IWCB È AFFIDABILE

Jul 20, 2021

L’ultima grande rivoluzione nel mondo IT sono le criptovalute, nate anche a seguito della grande crisi finanziaria scoppiata nel 2008. La tecnologia blockchain è invece molto più datata, ma l’innovazione di base che consiste nell’eliminazione di terze parti grazie all’automazione dei suoi processi risale proprio a quel periodo.

Come ogni rivoluzione anche questa ha incontrato una grande resistenza, peraltro, non ancora placatasi.
Un paio di mesi fa l’ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Lawrence Summers, ha dichiarato esplicitamente: “Penso che le criptovalute siano qui per durare, probabilmente come una sorta di oro digitale”. Unica voce fuori dal coro? Non proprio. Negli ultimi mesi sono state molte le affermazioni simili: Ray Dalio, il gestore del più grande hedge fund del mondo ne è solo un altro esempio. Molte persone famose hanno cambiato idea sulle criptovalute dopo averle ferocemente avversate, e questo è dovuto al fatto che parliamo di un settore molto giovane.

Ricordate cosa era successo con l’introduzione di Internet negli anni ’90 con i continui alti e bassi delle dotcom? Oggi lo scenario delle criptovalute sembra essere lo stesso. Se da un lato non è semplice capire quali possano essere i progetti di successo, dall’altro è ancor più difficile riconoscere gli operatori poco affidabili che mirano solamente a truffare. Ciò è anche legato al fatto che il mondo delle criptovalute è ancora in gran parte non regolamentato dai governi.

Una regola fondamentale per sopravvivere in questo mercato è capire che, proprio come per gli investimenti azionari per i quali si riceve un certificato di proprietà delle azioni, qui si ottengono solamente token (ossia criptovalute). Quindi, alla fine, non si ha nessun bene mobile o immobile che rifletta l’acquisto di criptovalute. Indubbiamente chi investe fornisce una iniezione di capitale che aiuta l’impresa ma l’unica cosa che l’investitore riceve è la speranza che il valore della criptovaluta aumenti e possa essere rivenduta nel futuro a un prezzo ancora più alto.

Ma fortunatamente ci sono ancora buone notizie. Se si vuole entrare in queto nuovo mondo senza correre i rischi delle speculazioni selvagge, c’è una soluzione. Bisogna cercare progetti che replicano imprese del mondo reale, rendendoli migliori grazie all’uso della nuova tecnologia. Non si può sbagliare: bisogna ignorare i progetti fraudolenti che cercano di cavalcare l’onda cripto-maniaca ma puntano solo ad appropriarsi dei soldi degli investitori.

Se si applicano i criteri di ricerca appena menzionati il progetto Italian Wine Crypto Bank (IWCB) risulta chiaramente affidabile. Ognuno dei token dell’IWCB corrisponde a beni reali, ossia i pregiati vini delle cantine partner e chi li compra ha la garanzia che non c’è alcuna speculazione o manipolazione di mercato. L’obiettivo principale dell’IWCB è quello di mantenere i propri beni nelle migliori condizioni possibili in termini di stoccaggio, distribuzione e vendita. Questa è la intrinseca garanzia che l’IWCB farà del suo meglio per mantenere il più possibile stabile il valore dei token.

Non c’è spazio nel progetto IWCB per le cosiddette “perdite temporanee” come quelle legate per esempio ai token DeFi. Nemmeno quando l’investitore fa staking con i suoi token, perché’ sono legati a vini pregiati, che, come è noto, migliorano e acquistano valore con il tempo.

 

Marco Cipriani

Fondatore & CEO di BCC Studio – Blockchain-based Innovation.Blockchain & crypto consultant per IWCB