Dopo quasi due mesi di ricerca, l’applicazione dell’algoritmo proprietario creato dall’ITALIAN WINE CRYPTO BANK, la prima Banca del Vino al mondo basta su blockchain e criptovalute, ha preselezionato le prime trecento cantine. Si tratta di quelle che hanno vini con un punteggio almeno di 100 punti con i primi della classe che hanno raggiunto anche i 320 punti. “La media comunque è fatta di vini con punteggio tra 140 e i 160 punti”, precisa Davide Casalin, responsabile dei rapporti IWCB con le cantine. L’algoritmo, che è stato applicato a circa 800 vini fino ad adesso, si basa su un totale di 17 parametri, tra i quali la “drinking window” del vino, i punteggi della critica internazionale e l’andamento del suo prezzo. Le trecento cantine selezionate saranno adesso invitate individualmente ad aderire alla Banca. L’adesione alla Banca è senza oneri per la cantina che, oltre a vedere i suoi vini nel portfolio della Banca acquistabili con criptovalute, riceve numerosi altri benefici.
Nata per promuovere in maniera innovativa i grandi vini italiani provenienti da un numero selezionato di cantine, l’Italian Wine Crypto Bank ha come missione anche quella di generare significativi benefici e ritorni per i suoi stakeholder: cantine partner, correntisti e investitori che punteranno sui suoi token cripto interamente garantiti dal valore del vino custodito dalla Banca.
Le cantine interessate ad aderire all’Italian Wine Crypto Bank possono contattare:
Davide Casalin, Email: [email protected]