L’Italian Wine Crypto Bank (IWCB), la prima e unica banca del vino basata su blockchain, criptovalute e asset digitali, ha annunciato l’adesione al progetto anche di Podere La Regola.
È l’ultima prestigiosa cantina italiana ad aver aderito all’ IWCB nelle ultime settimane. Tra di esse: Arnaldo Caprai, Banfi, Baracchi, Boroli, Cantina San Filippo, Casa E. di Mirafiore, Castello di Perno, Castello di Querceto, Elena Fucci, Fontanafredda, Giuseppe Cortese, Il Carnasciale, Incontri Organic Wine, Macchie Santa Maria, Macondo, Marchesi Mazzei – Castello di Fonterutoli, Michele Satta, Negro Giuseppe, Planeta, Poderi Gianni Gagliardo, Ricasoli 1141, Salustri, Sordo, Tasca d’Almerita, Tenuta Cucco, Tenuta Impostino, Tenuta Sette Ponti, Tua Rita and Vini Franchetti (Tenuta di Trinoro, Passopisciaro and Sancaba).
Di La Regola l’IWCB avrà in portfolio:
La Regola Toscana Rosso IGT, 2017 – Podere La Regola
A soli 5 km dal mare, nel comune di Riparbella, tra vigneti, olivi e cipressi, si trova l’azienda vinicola Podere la Regola.
Le numerose anfore vinarie rinvenuti nei pressi della cantina, testimonianza di un antico insediamento Etrusco (VII A.C.), confermano la grande vocazione del territorio per la coltivazione della vite.
L’azienda, al momento, possiede 20 ettari di vigneto, parte in pianura (50 mt s.l.m) e parte in collina (100-200 s.l.m), coltivati interamente con il metodo dell’agricoltura biologica. Alla coltivazione di vitigni autoctoni come Sangiovese e Vermentino, si affiancano vitigni tipicamente francesi, tra i quali spicca il Cabernet Franc, che con una piccola percentuale di uve Merlot e Petit Verdot, costituisce l’uvaggio del vino più importante e rappresentativo dell’Azienda il Cru “La Regola”.
I grappoli vengo raccolti a mano e rigorosamente selezionati acino per acino, e dopo una media macerazione sulle bucce si svolge una fermentazione alcolica in tini di cemento naturale a temperatura controllata. Dopo la fermentazione malolattica, il vino rimane almeno 18 mesi in barrique nuove di rovere francese di media tostatura fabbricate in Borgogna e almeno ulteriori 12 mesi in bottiglia.
Alla vista spicca un accesso colore rosso rubino, e al naso esprime un bouquet complesso e ricco di sentori: da frutti rossi di bosco come mora e mirtillo, alle spezie con pepe nero e chiodi di garofano, per poi svelare una nota di noce moscata, cioccolato e caffè nel finale.
Al palato è strutturato, ma rotondo, con tannini ben integrati ed eleganti. Lunga persistenza con retrogusto di liquirizia.
Numerosi i riconoscimenti internazionali che confermano la grande espressione del Cru aziendale tra cui: 94/100 da Falstaff, 94/100 da Robert Parker e 95/100 da James Suckling.
Le cantine invitate a diventare Partner dell’IWCB, gratuitamente e senza rischi, possono mettersi in contatto con:
Davide Casalin, Email: [email protected]